Il 16 gennaio, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sull'approvazione dei pesticidi che "chiama" a rivalutare quella per il glifosato ma non ne chiede il bando. Richiama a centinaia di norme e leggi per chiedere fra molto altro che sia basata sulle evidenze scientifiche, il principio di precauzione, la trasparenza e l'assenza di conflitti d'interesse nei comitati di valutazione.
Su Nature due giorni fa, Barbara Casassus ricordava che il giorno prima il tribunale amministrativo di Lione aveva vietato la vendita del Roundup Pro 360, citando l'evidenza scientifica dell'Organizzazione mondiale della sanità, secondo la quale è "potenzialmente cancerogeno per l'uomo, sospettato di essere tossico per la riproduzione umana e per gli organismi acquatici". Barbara scrive che il divieto riguarda i contadini (farmers) e i giardinieri di professione, ma il divieto di usare pesticidi nei giardini è in vigore dal 1 gennaio (prima lo erano soltanto nei giardini, parchi e "spazi verdi" pubblici).
La sentenza francese precisa che, come il Typhon, il Roundup Pro 360 associa "glifosato e ammoniaca quaternaria", quindi ha
une toxicité plus importante que le glyphosate lui-même...
stando alla valutazione dell'Agenzia per la sicurezza alimentare e ambientale (ANSES). Per ora il Typhon resta autorizzato insieme ad altri pesticidi a base di glifosato che il governo ha deciso di eliminare entro il 2022 - o forse no.
La Bayer ha fatto appello, come in migliaia di altri processi in giro per il mondo. Ma se non c'è un "consenso" scientifico, su cosa si dovrebbero basare i giudici per stabilire la tossicità o meno del glifosato in varie combinazioni?
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Sempre nelle news di Nature, c'è quella dei droni usati dall'Island Conservation Society per spargere rodenticidi su un'isola delle Galapagos nel tentativo di salvare uccelli in via di estinzione. Emma Maris ne parla anche con Chelsea Batavia, "studiosa di etica della conservazione all'Oregon State University:
She feels that people who kill animals for conservation should allow themselves to feel the moral weight of their actions, and even grieve.
Come Dave Lajoy nel romanzo di T.C. Boyle, "When the Killing's Done".
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Nella corrispondenza di Science, altri ricercatori chiedono la ritrattazione di una lettera in difesa del genetista Francisco Ayala accusato di molestie sessuali. Jeremy Berg risponde
Science policy precludes removing text once it is published. Rather, before the Letter itself, we have prominently placed the text of the 12 October 2018 Editor's Note, which alerts readers to concerns about the Letter and explains new policies put in place since its publication.
A me sembra giusto che nuove norme non siano retroattive, ma alcune amiche non concordano.
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Nella "Perspective", per il centenario della Società americana di meteorologia Richard Alley, Kerry Emanuel e Fuqing Zhang - tre climatologi famosi - fanno un programma di ricerche prioritarie e un piano di investimenti come se al governo non ci fossero Trump e i suoi "grifters".
Le previsioni stanno migliorando rapidamente anche su scala stagionale, scrivono, ma molti dati meteo e ambientali rimangono proprietà di privati e nel caso di eventi estremi (prioritari) l'informazione - comprese le implicazioni dell'incertezza - non raggiunge la popolazione a rischio. L'investimento in previsioni meteo rende da 3 a 10 volte la somma investita, scrivono:
A 2009 study, for example, found that the value of weather forecasts to U.S. households is US$31.5 billion, from public expenditures of just US$3.4 billion and private expenditures of US$1.7 billion. U.S. adults obtain weather forecasts at a rate of 300 billion times per year, from numerous sources.
300 miliardi? Accid...
Calcolano che un investimento pubblico di $1,5-2 miliardi e costi di gestione tra 400 e 500 milioni/anno salverebbero 23 mila vite/anno e avrebbero benefici economici fra i 3 e i 30 miliardi. Fra i "leader" delle previsioni accurate, citano lo European Centre for Medium-Range Weather Forecasts; è vero, ma forse conveniva sorvolare? Costa mooolto meno.
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A gentile richiesta
Ho letto il paper di Stephen Dominy et al. della Cortexyme, Inc. "Porphyromonas gingivalis in Alzheimer’s disease brains: Evidence for disease causation and treatment with small-molecule inhibitors" uscito su Science Advances.
Hmm... aspetterei l'esito degli esperimenti clinici condotti dall'azienda. Sono già uscite molte ricerche in merito, ma perfino Colgate fa presente che correlation isn't causation. Tanto per cominciare, è un esperimento sui topi che di loro non soffrono né di periodontite cronica né di Alzheimer; nei neuroni della corteccia e dell'ippocampo avevano anche Dna di Helicobacter pylori e a cercare meglio di chissà quanti altri batteri; nessuno sa se la periodontite sia un fattore di rischio per l'Alzheimer o una coincidenza temporale ecc.
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Poi guardo se trovo qualcosa sull'esperimento clinico condotto da Stephanie Cacioppo con il pregnenolone, un ormone steroideo precursore di una dozzina di altri, detto "pillola contro la solitudine". Risultato ipotizzato: Change from baseline EEG results at 8 weeks ??? Ma... ma... linea base stabilita quando? E quante volte al giorno l'elettroencefalogramma devia dalla linea base? E 8 settimane con quelle dosi che effetti collaterali hanno?
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Epopea partenopea?
Sì, ho visto che il gruppo di un illustre professore della Federico II ha collezionato altre ritrattazioni - e non è finita, secondo me. Solo che ho promesso al prof. Enrico Bucci di non dire più "alla napoletana"... L'università avrebbe aperto un'indagine nel 2017, ma siccome non ha riposto alle richieste di aggiornamento, l'editore ha deciso di fare da sé.
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A proposito
Enrico Bucci, Raffaele Calogero e Piero Carninci hanno pubblicato l'altro ieri da Cattivi scienziati "Analisi dei dati genomici prodotti da Corvelva sul vaccino Priorix Tetra". I dati sono stati ottenuti da una start-up dell'università di Udine. I napoletani/partenopei sono pregati non esagerare con la Schadenfreude.
Enrico Bucci ha anche scritto "Lettera di un ricercatore a un denigratore". Una citazione soltanto:
non concederemo tregua neppure a quelli fra noi che, sedotti dalle possibilità di carriera, dai soldi o da una agenda politica, dimenticano il loro debito nei confronti dei cittadini, tradendo la ricerca della verità per una pubblicazione in più, un finanziamento in più, un posto al sole più in alto.
Grazie prof (refrain).
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A Massimo Sandal, Leonid S. e Smut C., l'editore spennapolli Lupine ha fatto colare il rimmel...